EIP ITALIA – SCUOLA STRUMENTO DI PACE
I PREMIO NAZIONALE ALLO SPETTACOLO TEATRALE “La grande illusione” del Progetto “IL FILO DI ARIANNA” 2016-17
Per il quarto anno consecutivo all’I.I.S.S. Alfano va il primo premio nazionale EIP-Italia.
La Commissione Ministeriale, presieduta dalla prof.ssa Maria Fedele Grasso, e la Giuria dell’Associazione EIP-Italia – Scuola Strumento di pace, presieduta dalla prof.ssa Anna Paola Tantucci hanno attribuito il I PREMIO Nazionale al lavoro teatrale “La grande illusione”. Motivazione:”La Scuola ha meritato il I Premio per il tema del Concorso. Ci complimentiamo per il prestigioso riconoscimento alla qualità della formazione dell’Istituto”.
La Cerimonia di Premiazione, a cui sono stati invitati il Dirigente scolastico, prof.ssa Concetta Rita Niro, i docenti (prof.ssa Lucia Lucianetti, prof.ssa Anna Maria Maiorino, prof. Gianluca De Lena) ed una rappresentanza di otto studenti, si svolgerà a Roma il 25 ottobre presso la Biblioteca Nazionale Centrale.
LA GRANDE ILLUSIONE
Lo spettacolo teatrale “La grande illusione” liberamente tratto da “La grande magia” di Eduardo de Filippo, allestito dal laboratorio “Il Filo di Arianna” è stato rappresentato, presso l’Auditorium S. Maria degli Angeli di Termoli, (22,23 e 24 febbraio 2017, 7 spettacoli) e al Politeama di Bisceglie (28 aprile) per la VII edizione della Rassegna Nazionale “Voci del Mediterraneo”.
Protagonisti con una presenza scenica costante in tutti e tre gli atti sono stati Antonio D’ortona e Nico Cappella, rispettivamente nel ruolo di Calogero Di Spelta e del prof. Otto Marvuglia, prestigiatore filosofo che, impietosito dalla incapacità del marito di accettare la dura realtà della scomparsa della moglie Marta (Giada Settanni), fuggita con l’amante Mariano (Luca De Stefano) durante lo spettacolo, inventa per lui l’espediente della scatola e gli offre una ragione per sperare e vivere. Sostengono il gioco dell’illusionista sua moglie Zaira (Mariangela Iacovelli), l’amico Gervasio (Giorgio Lanza), l’amico Arturo con la figlia Amelia (Nicola Cericola e Cristina Annese), i clienti dell’albergo (Luca Pellicciotti, Amedea Mastronardi, Chiara De Santis, Giulia Monaco), e il cameriere (Luca Selvaggio). Non sono mancati i colpi di scena: il cammeo comico del brigadiere siciliano (Alberto Campopiano) e il cammeo drammatico dell’amico disperato (Francesco Selvaggio). Ma anche in questa situazione paradossale Eduardo indaga sui rapporti all’interno della famiglia, spesso segnati dalla avidità, dal desiderio di potere, dalla indolenza: Giuseppe Manes (il fratello), Laura Marinelli (la sorella), la madre (Maria De Gregorio), il cognato (Artem Spagnoletti). Puro divertimento la performance di Armando Grande nei panni di Gennarino, domestico di Calogero. E’ un testo influenzato da Pirandello non solo per la tematica del rapporto fra realtà e illusione ma anche per il finale inaspettato e drammatico.
A rendere lieve lo spettacolo un numero di ginnastica artistica e le esecuzioni musicali “live” strumentali (N.Rota, E. Morricone) e vocali (Smoke gets in your eyes, A kind of magic) della mini orchestra (Eleonora Cardella, Giulia Monaco, Francesco Selvaggio, Pier. Paolo Vaccaro,Christian Dragonetti, Emanuele Bortone, Daniele Lombardi, Domenico Continillo, Antonio D’Ortona, Silvia Ciampone) diretta dal prof. Gianluca De Lena. La scenografia, costituita da un fondale di 10m X 3, è stata disegnata e dipinta da Benedetta Biondi, Chiara Coccia, Francesco Leccese e Federica Langiano sotto la guida della prof.ssa Anna Maria Maiorino. La recitazione, la regia e l’organizzazione dello spettacolo sono state curate dalla prof.ssa Lucia Lucianetti.